Considerando sempre che ogni individuo e’ unico cosi’ come lo e’ la somatizzazione del nostro vissuto, si potrebbe affermare che a volte (non sempre) alcune dinamiche che spesso sono poco considerate come shock visivi, tatuaggi molto estesi in zone sensibili del corpo, la sindrome biomeccanica della cintura di sicurezza, cicatrici, memoria di anestetici, aborti, procedure diagnostiche invasive, stress cronico, tutto questo in aggiunta con la possibile memoria emotiva dell’accaduto e dei momenti connessi, possono portare all ‘insorgere di sintomi quali emicrania, mal di testa, tendiniti, ridotta vitalita’ , vertigini, disturbi del sonno e digestivi, lombalgie e quant’altro.
Aggiungerei che spesso e’ opportuno esplorare la complessa dinamica di alcuni incidenti che crea un meccanismo biomeccanico e fasciale di protezione, un schema unico di addattamento all’evento che puo’ essere reintegrato attraverso il complesso sistema fasciale che ci aiuta a diagnosticare ed a supportare il corpo nel ritorno ad una piu’ efficente integrita’ funzionale.
Come per molti altri terapisti manuali, il mio approccio osteopatico e’ progressivamente cambiato nel tempo e mi ha portato ora ad essere incline ad identificare cio’ che potrei chiamare genericamente ‘memorie corporee’ che creano uno schema difensivo il quale al contempo previene una completa riabilitazione.
Generalmente, attraverso un approccio chiamato BLT, ( bilanciamento di tensione legamentosa sistemica) si crea un supporto neutro per creare le condizioni affinche’ il corpo possa ricreare una comunicazione ottimale tra le parti, che sia neurolgica o vascolare.
Il termine ‘Osteopatia’ puo’ essere fuorviante, lasciando credere che la seduta possa interessare solo il sistema scheletrico, quando in realta’ si prendono in considerazione un’ampia area di sistemi quali quello viscerale, legamentoso, fasciale, vascolare, respiratorio ed endocrino. Spesso anche interegendo positivamente con la risoluzione della somatizzazione di dinamiche psicologiche e sociali.
Spesso viene prestato consiglio sulla valutazione di aspetti ergonomici, posturali, stili di vita ed esercizio fisico a scopo preventivo e per ottimizzare un rapido recupero .
L’osteopata non prescrive medicinali e non interferisce con il ruolo del medico ma interagisce piuttosto in suo complemento, offrendo un percorso parallelo di recupero e benessere
Ogni seduta puo’ durare dai 45 ai 60 minuti ed il numero delle sedure varia in base a dinamiche croniche o acute. In molti casi i risultati portano al miglioramento ed al benessere.

Response (1)

  1. Sara
    6 Agosto, 2023 at 9:34 am · Rispondi

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